Come scegliere una pittura per interni? (GUIDA per inesperti)

Come scegliere una pittura per interni? (GUIDA per inesperti)
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In questo articolo scoprirai come scegliere una pittura per interni perfetta per la tua abitazione.

Vedrai quali sono gli errori più comuni al momento dell’acquisto e come puoi evitarli con le giuste informazioni.

Si tratta di una guida semplice ma ricca di “dritte” (è perfetta se non hai dimestichezza con l’argomento).

Buona lettura!

Come scegliere una pittura per interni: i punti chiave della guida

Prima di partire è bene chiarire una cosa.

Questo articolo NON parla del colore (o dei colori) adatto agli interni della tua casa.

La scelta del colore è un argomento molto ampio.

Infatti, prima di pensare alle tinte delle pareti, dovresti assicurarti di acquistare il prodotto giusto (evitando di buttare soldi per pitture inutili o peggio dannose).

E come trovi il prodotto giusto?

A questa ed altre domande risponderò grazie all’aiuto di uno specialista.

Lo specialista in questione è Claudio Caolino.

Ultimo di una famiglia di decoratori, Claudio è il titolare di Colour Factory (una “fabbrica del colore” mascherata da colorificio) ed è anche l’ideatore di Pinkaolin (più avanti vedrai di che si tratta).

Perché ho contattato proprio Claudio?

Per diversi motivi:

◼︎ conosce i prodotti (con i pro e i contro);
◼︎ conosce i problemi del settore;
◼︎ ha una lunga esperienza (ha iniziato dalla gavetta);

Ti lascio alla guida, con le mie domande e le risposte di Claudio.

Come scegliere una pittura per interni: gli errori e i problemi più diffusi

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Ciao Claudio, qual é l’errore (o gli errori) più diffuso tra chi acquista una pittura per interni?

Il primo errore che può capitare, certamente il più diffuso, è non dare importanza al “punto vendita” dove ti rivolgi.

Al giorno d’oggi, per acquistare le pitture, hai a tua disposizione molti canali (supermercati, magazzini bricolage, magazzini edili, ferramenta, shop online, colorifici generici, colorifici specializzati…).

Rivolgiti a caso ad una di queste rivendite e ti potrebbero capitare problemi talmente seri che maledirai il giorno in cui hai deciso di tinteggiare.

Per ridurre al minimo i rischi ti consiglio di rivolgerti ad un colorificio specializzato nelle vendita di pitture, meglio se con professionisti al banco.

Diffiderei da altre fonti di vendita, soprattutto se non hai esperienza.

Tieni a mente che “se credi che un professionista ti costi troppo è perché non hai idea di quanto ti costerà un incompetente”.

Quali sono i problemi che potrebbero nascere se utilizzo una pittura non adatta? 

I problemi potrebbero essere molti.

Io li classifico in:

◼︎ problemi di primo livello;
◼︎ problemi di secondo livello;
◼︎ problemi di terzo livello;

Primo livello: i problemi sono facilmente visibili e te ne accorgi mentre utilizzi la pittura.

Qualche esempio?
Devi dare infinite passate perché la pittura non copre (con conseguente spreco di prodotto e rallentamento dei lavori) oppure la pittura lascia i segni del pennello o delle rullate.

Secondo livello: i problemi sorgono poco dopo l’ultimazione dei lavori.

Esempi tipici:

◼︎ la pittura non risulta lavabile (come richiesto);
◼︎ compaiono tracce di muffa dopo poco;
◼︎ la parte tinteggiata rilascia colore;
◼︎ il colore sbiadisce in tempi brevi;
◼︎ il bianco è ingrigito e/o poco luminoso;

Terzo livello: solitamente i più gravi (emergono a distanza di parecchio tempo, anche anni).
Sono i problemi che si risolvono solo con lavori straordinari e costi elevati.

Due casi diffusi sono il distaccamento della pittura (dato dal suo basso ancoraggio) e l’effetto “buccia” sui muri.
Per rimediare è necessario fresare e raschiare tutta la vecchia pittura, per poi rasare la superficie e ritinteggiare.

I tipi di pittura per interni

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Quanti tipi di pittura per interni esistono?

Le singole pitture sono moltissime: possiamo raggrupparle per categorie.
In particolare le identifichiamo per caratteristica principale o per la natura del contenuto.

Raggruppamento per caratteristica principale: il più usato (che non sempre ci è utile).

Si identifica una pittura tra: lavabile, traspirante, antimacchia, antiumido, anticondensa, idrorepellente, antimuffa, ecc. ecc.

Tuttavia ogni attributo va verificato e contestualizzato in base alla necessità che deve risolvere.

Quindi:

◼︎ quanto lavabile e per che impiego;
◼︎ quanto traspirante e per che impiego;
◼︎ quanto antimacchia e per che impiego;
◼︎ quanto antiumido e per che impiego;
◼︎ quanto anticondensa e per che impiego;
◼︎ quanto antimuffa e per che impiego;

(la lista continua)

Raggruppamento per la natura del contenuto.

Si identifica una pittura tra: resina vinilica, acrilica, silossanica, acrilsilanica, silicato, calce, ecc. ecc.

Anche qui, se lo scopo è sapere quel é la migliore pittura per la nostra casa, questi dati non ci dicono granché e non ci sono molto utili.

Come paragonare le pitture per interni

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È corretto paragonare due pitture in base al prezzo? (a parità di tipo di pittura)

Il prezzo può aiutarti a fare una prima distinzione, soprattutto se non hai competenze in merito e non ti rivolgi a degli esperti in colorificio (anche se non conosci la formulazione del prodotto).

È ovvio che una confezione di pittura bianca da 14 litri, venduta a 20 euro in un supermercato, non può essere un prodotto di qualità.

Da questo ragionamento posso eliminare una buona parte di prodotti che mi recherebbero più danno che guadagno.

Più che i prezzi dovresti confrontare le rese delle pitture.

A parità di contenuto della confezione, le pitture possono avere rese differenti che influiscono sul costo finale.

Facciamo un esempio, confrontando due pitture da 10 litri (stessa categoria).

◼︎ Pittura A: costo € 50 – resa di mq. 70 di lavoro finito – costo al mq. 0,71 euro;
◼︎ Pittura B: costo € 40 – resa di mq. 45 di lavoro finito – costo al mq. 0,89 euro;

La pittura B sembrava più conveniente, ma a conti fatti si è rivelata più costosa.

Tieni conto che il risparmio al metro quadrato, moltiplicato per la superficie da coprire, può essere un importo considerevole.

Quali sono gli indici di paragone corretti?

Devi conoscere le pitture o chiedere consiglio a chi ha conoscenze in materia.
Se questo non è possibile puoi fare delle prime selezioni scartando quelle con ingredienti di bassa qualità, identificabili per il basso costo.

Tuttavia, a causa del gran numero di pitture, è difficile stabilire un prezzo “di riferimento”.

In alternativa puoi richiedere la scheda tecnica per verificare i dati di resa e copertura.

Quando pitturare gli interni e quale pittura usare

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C’è una stagione ideale per tinteggiare gli interni della casa?

La stagione più indicata varia in base al posto geografico dove si trova la casa.
In posti umidi è preferibile escludere l’inverno, anche se tecnicamente i prodotti si possono applicare tutto l’anno (stando tra temperature comprese tra i 5° e i 35° centigradi massimi).

In altri posti si può tinteggiare tutto l’anno.

Più che altro devi considerare che nella stagione invernale non sempre puoi aerare l’ambiente, e ciò rallenta l’essiccazione della pittura.

Dovresti sempre chiederti:

◼︎ l’ambiente è riscaldato?
◼︎ c’è un impianto di deumidificazione?
◼︎ la casa è abitata?
◼︎ che tempi devo rispettare per la fine dei lavori?

Posso utilizzare la stessa pittura per tutti gli ambienti della casa?

No! Assolutamente no!

Prima di tutto devi distinguere tra locali “normali” e con presenza superiore di umidità (bagno, cucina, lavanderia in primis).

In questi casi è opportuno valutare l’intensità dell’umidità presente, anche solo considerando le abitudini abitative.

Prendiamo come esempio il bagno.

Potrebbe esserci un bagno principale (utilizzato frequentemente) ed uno destinato agli ospiti.

L’ambiente è lo stesso ma la pittura (che consiglio) cambia.

In altri casi potresti aver bisogno di una pittura particolarmente smacchiabile (indicata per camerette dei bambini), oppure corridoi e scale strette, cucine vicine all’area di lavoro…insomma posti dove il rischio di macchie accidentali è più alto.

Personalmente utilizzo questo metodo:

◼︎ identifico l’ambiente da tinteggiare;
◼︎ valuto l’utilizzo di quell’ambiente;
◼︎ scelgo la pittura più appropriata;

Per il bagno consigli una pittura particolare?

Come dicevo prima non è tanto l’ambiente in sé che richiede una differente pittura.
È lo stile abitativo ad incidere parecchio.

◼︎ il bagno è molto utilizzato?
◼︎ si effettuano molte docce?
◼︎ si stendono i vestiti umidi in quell’ambiente?
◼︎ il bagno è piccolo o grande?
◼︎ è ben arieggiato? (con ventole, infissi, scambiatori d’aria)

Se permane dell’eccessiva umidità nell’aria, per troppo tempo, questa condensa sulla superficie murale va a creare l’habitat ideale per il formarsi di muffe e batteri.

Per questo è consigliabile utilizzare una pittura che eviti il più possibile questa problematica molto grave.
Non tanto per l’aspetto estetico (macchie e puntini scuri) ma soprattutto per l’inquinamento dell’aria che respiriamo.

Quello che non tutti i colorifici ti diranno…

colorificio
Ipotizziamo che mi rivolga ad un colorificio per acquistare la pittura (in caso di fai-da-te).

Quali sono le domande che dovrebbe farmi il rivenditore?

Oggi se decidi di acquistare una pittura arrivi in colorificio con una serie di informazioni, di solito reperite sul web.
In teoria dovresti avere le idee abbastanza chiare…in teoria.

Qui entra in gioco il professionista, che con una serie di domande deve capire qual è la soluzione più idonea per quell’impiego (che non sempre è ciò che pensavi).

Le domande che ritengo fondamentali sono:

◼︎ dove devi tinteggiare? (interno, esterno, esterno coperto, abitato, non riscaldato…)
◼︎ ci sono attualmente problemi di umidità, tracce di muffa, macchie di varia natura?
◼︎ di che ambiente parliamo? (bagno, cucina, garage, camere da letto…):
◼︎ che utilizzo ha quell’ambiente? (abitazione, ufficio, scuola…);
◼︎ servono certificazioni? (tipo HCCP, prove fuoco, isolamenti termici…)

Le domande non finiscono qui, ed è compito del professionista fare quelle giuste sino ad identificare il prodotto specifico per quell’impiego.

Claudio Caolino e la sua vita dedicata alla pittura per interni

claudio-caolino
Da quanto ti occupi di pitture e come hai iniziato
?

Sono più di 26 anni che sono nel mondo delle pitture.
Praticamente da sempre, visto che è una tradizione tramandata da mio padre e prima ancora mio nonno.

Ho fatto la “gavetta” per parecchi anni.
Già da bambino, dopo la scuola, aiutavo mio padre ad applicare pitture nelle più belle case della zona.

Dopo gli studi ho deciso di portare avanti questa attività crescendo anno dopo anno, continuando a formarmi su tutto quello che il mercato metteva a disposizione sulla materia.

13 anni fa il grande passo.
Ho deciso di trasferire le mie competenze tecniche sulla vendita, aprendo il Colorificio Colour Factory.
In questo modo i miei clienti avrebbero ricevuto un supporto prezioso sulla scelta dei materiali più idonei per il loro caso specifico.

Di cosa si occupa Colour Factory?

Colour Factory è un colorificio specializzato nei cicli vernicianti per abitazioni e nella consulenza tecnica legata alla vendita dei suoi prodotti.

Siamo 6 persone, tutti con le competenze necessarie ma che continuano ad aggiornarsi.
Il nostro lavoro quotidiano è consigliare il prodotto più idoneo per risolvere un determinato problema.

Spesso sono necessari un insieme di prodotti (che io chiamo cicli vernicianti).

Questi prodotti, legati alla giusta applicazione, danno protezione ed estetica alle mura di un’abitazione.

Questo ci contraddistingue rispetto ai vari fai da te.

Che cos’è Pinkaolin?

pinkaolin

Pinkaolin è una mia scoperta.
Si tratta di una pittura da interno con caratteristiche davvero particolari.

L’ho scoperta per caso, lavorando in laboratorio al fianco di un chimico.
Abbiamo brevettato questo nuovo formulato che grazie al suo contenuto, in particolare ad un ingrediente (il caolino), dona particolari vantaggi a chi la utilizza.

Quali sono i punti di forza di Pinkaolin?

I punti di forza di Pinkaolin sono 3.

◼︎ più copertura: già dalla prima passata rende la superficie uniforme, tanto che spesso risparmi una mano di pittura;

◼︎ più resa: rende quasi il doppio rispetto alle pitture tradizionali.
Con una latta da 14 litri si ricoprono più di 100 metri quadri;

◼︎ più velocità:  la sua formulazione è fatta per dare una rapida essiccazione, questo particolare molto importante fa si che chi tinteggia possa ridurre notevolmente i tempi di lavoro.

Se un cliente o un rivenditore volesse approfondire dove possono informarsi? 

Abbiamo due grandi tipi di clienti.

Uno è il cliente finale, che si rivolge a Colour Factory per l’utilizzo delle pitture.
L’altro è il colorificio che vuole rivendere la pittura Pinkaolin nel suo centro (per quest’ultimo abbiamo sviluppato e testato un servizio di vendita specifico per colorifici).

I nostri contatti sono:

◼︎ per l’utilizzatore: contattare “Colour Factory” al 0141/727526 oppure info@colour-factory.it;
◼︎ per i colorifici, contattare “Pinkaolin” al 800.59.82.72 oppure info@pinkaolin.com;

Come scegliere una pittura per interni: le conclusioni

Se sei arrivato a leggere sin qui avrai capito che la scelta di una pittura per interni non è una cosa scontata.

La strada più “sicura” è quella di consultare un rivenditore specializzato (Claudio ti ha anche detto quali domande dovresti aspettarti 😉 ).

A proposito di domande: se dopo questa guida hai ancora dei dubbi lascia pure un commento qui sotto.

Mi permetto una considerazione che dovrebbe farti riflettere.

Claudio, con la sua pittura Pinkaolin, offre una garanzia reale.

Compri una latta, la provi e se per qualunque motivo non dovesse soddisfarti gliela puoi rendere (anche vuota).
Lui la ritira e ti restituisce l’importo pagato.

Quanti professionisti del settore ti offrono garanzie di questo tipo? 

Se hai domande scrivi pure il tuo commento qui sotto.

Una cosa prima di salutarci: restiamo in contatto!

 Iscriviti al mio canale Youtube (il più più grande d’Italia su ristrutturazione e arredo di interni).

A presto!
Lorenzo

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Lorenzo Ciancio

Autore del post e fondatore di Voglia di Ristrutturare Leggi i miei articoli