Insufflaggio sottotetto: TUTTO quello che devi sapere (2025)

Come funziona l’insufflaggio del sottotetto? 🤔
Quali sono i benefici di questo sistema di isolamento e quanto costa l’intervento?
Nelle prossime righe risponderò a queste e molte altre domande sull’argomento, quindi leggi con attenzione la guida.
Inziamo! 👇
Che cos’è l’insufflaggio del sottotetto?
L’insufflaggio è una tecnica di isolamento termico che prevede l’introduzione di materiali isolanti sul pavimento del sottotetto. Gli isolanti vengono “soffiati” tramite un pompaggio meccanico, attraverso speciali macchine, che consentono di raggiungere anche i piani più alti.


Se il tuo obiettivo è ridurre le dispersioni della casa, dovresti innanzitutto coibentare il sottotetto, perché si tratta della principale superficie disperdente dell’edificio (più di pareti e finestre).
Le dispersioni termiche attraverso il sottotetto possono incidere fino al 40%, sulle perdite complessive di calore della casa.
Sottotetto: disperde fino al 40%
Insufflaggio sottotetto: a cosa serve? 🎯
L’obiettivo primario dell’insufflaggio è migliorare l’isolamento termico del sottotetto, creando una barriera contro la dispersione di calore, nella stagione invernale, e contro il calore in eccesso proveniente dal tetto, durante l’estate.
Come funziona l’insufflaggio del sottotetto? Le 4 Fasi del lavoro
Vediamo adesso come funziona l’isolamento del sottotetto tramite l’insufflaggio. 💨
La procedura che stai per vedere è pressoché identica per qualsiasi materiale, ma ci potrebbero essere alcune differenze nella seconda fase dell’intervento.
Fase Zero: l’accesso al sottotetto
A prescindere dal caso, bisogna innanzitutto individuare l’accesso al sottotetto, che sarà utilizzato sia per il passaggio del tubo col materiale isolante, sia per il passaggio degli operatori che eseguiranno il lavoro.


A seconda dell’edificio, è possibile sfruttare uno di questi tre sistemi:
- botole a soffitto
- lucernari
- aperture sui prospetti
I primi due sistemi sono i più comuni, mentre il terzo, il più comodo, è poco diffuso (purtroppo).
Se la tua casa è priva di un accesso al sottotetto, sarà necessario crearne uno, rimuovendo una piccola sezione della copertura, che la ditta dovrà ripristinare al termine dei lavori.
Fase #1: preparazione dell’area di lavoro
Come prima cosa, è necessario preparare l’area di lavoro. 🦺
La buona notizia è che l’isolamento del sottotetto non richiede un allestimento del cantiere complesso o costoso.
In realtà, non possiamo nemmeno parlare di “cantiere” nel senso tradizionale del termine, soprattutto nei casi di coibentazioni per insufflaggio, ovvero la tecnica più semplice per isolare il sottotetto.
Per case singole e porzioni, di solito, è sufficiente un piccolo camion per il trasporto dell’isolante e della pompa: non servono altri macchinari o attrezzature particolari.
In base alla mia esperienza, il lavoro viene svolto da due o massimo tre operatori: uno manovra i comandi della pompa, mentre gli altri gestiscono il tubo col materiale isolante, che parte dal camion e arriva fino al sottotetto.
“Cantiere” molto semplice
Fase #2: predisposizione delle tavole
Seconda fase: la predisposizione delle tavole.
Una volta allestita l’area di lavoro, si passa alla predisposizione delle assi su cui poggerà il nuovo pavimento del sottotetto, chiamato “tavolato“.
Il tavolato, che vedrai nella parte finale dell’intervento, è essenziale per ottenere un sottotetto camminabile, perché gli isolanti soffiati non andrebbero calpestati.
In questa fase preliminare vengono posizionate solo le assi di legno che reggeranno il tavolato finale che, per inciso, non è obbligatorio.
Il nuovo pavimento in legno è necessario solo se vuoi creare un sottotetto calpestabile.
Il tavolato non è obbligatorio
Fase #3: l’insufflaggio
La terza fase riguarda l’insufflaggio vero e proprio.
È in questo momento che il materiale viene “portato” dal piano strada fino al sottotetto.
Per spingere il materiale viene usata una pompa, che preleva l’isolante da dei sacchi e lo soffia fino all’ultimo piano dell’edificio: l’insufflaggio è possibile perché gli isolanti sono molto leggeri.
Il video a seguire (durata 46 secondi) mostra molto bene come funziona tutto il procedimento:
L’obiettivo primario è creare una barriera fisica, grazie al materiale isolante, per proteggere l’ambiente sottostante dal surriscaldamento estivo proveniente dal tetto, e per ridurre le dispersioni di calore (attraverso il tetto) durante la stagione invernale.
Sottotetto aperto o chiuso
I sottotetti però non sono tutti uguali.
Isolare un sottotetto con struttura aperta, privo di pareti, è più semplice, perché gli unici ostacoli sono i pilastri.
Le cose cambiano con un sottotetto con muretti e tavelloni, una delle tipologie più diffuse sul territorio italiano. In questo caso, le falde inclinate del tetto poggiano su dei muretti costruiti con laterizi forati.
Per accedere alle varie zone del sottotetto, e realizzare l’isolamento, forse sarà necessario demolire una piccola sezione dei muretti, così da permettere all’operatore di raggiungere tutta la superficie del solaio, comprese le zone più basse.
In certi casi, invece, i muretti hanno già un passaggio (come nel video del mio esempio).
Fase #4: la posa del tavolato
La quarta ed ultima fase è la costruzione del tavolato.
Come ho detto, si tratta di una struttura di legno sollevata rispetto al pavimento originario del solaio, che serve a creare un camminamento nel sottotetto: in pratica diventerà il nuovo pavimento.
Nell’intercapedine tra il pavimento originario e il tavolato ci sarà il materiale isolante.
Anche se il tavolato non è obbligatorio, personalmente te lo consiglio (per due motivi).
Primo motivo: il camminamento offre una solida base di appoggio a chi dovrà eseguire future manutenzioni delle falde del tetto (meglio essere previdenti).
Le tavole del camminamento, in genere, sono fatte di legno di abete oppure OBS: non si usano essenze pregiate, ovviamente.
Secondo motivo: potrai sfruttare il sottotetto come ripostiglio.
Gli isolanti insufflati non sono calpestabili: senza un tavolato non potrai riporre degli oggetti sulla loro superficie (come ad esempio pacchi e cianfrusaglie varie).
Fin qui è tutto chiaro? 😉
Insufflaggio sottotetto: le 4 fasi dell’isolamento
Nella tabella a seguire, trovi un riepilogo delle quattro fasi che compongono l’isolamento termico del sottotetto tramite insufflaggio.
FASE | DESCRIZIONE |
---|---|
1 | Preparazione area di lavoro |
2 | Predisposizione delle tavole |
3 | Insufflaggio dell’isolante |
4 | Posa del tavolato |
In base al materiale utilizzato, potrebbero esserci alcune piccole differenze, ma i passaggi chiave sono quelli che ti ho raccontato nel capitolo precedente.
Alternativa all’insufflaggio
L’alternativa all’insufflaggio è l’isolamento termico con pannelli o materassini di isolante, da posizionare sul pavimento del sottotetto.
Materiali isolanti per l’insufflaggio del sottotetto
Gli isolanti termici per la coibentazione tramite insufflaggio si dividono in due categorie:
- materiali sfusi (o secchi)
- materiali espansi
Qual è la differenza? 🤔
L’isolante sfuso, si presenta sotto forma di granuli, fiocchi o particelle sciolte, e viene applicato senza necessità di essere lavorato (come nell’esempio del video mostrato prima).
L’isolante espanso, invece, subisce un processo di espansione che comporta l’aumento del volume del materiale, a causa di un agente espandente, come l’aria o delle sostanze chimiche.
Le schiume poliuretaniche usate per gli insufflaggi, ad esempio, fanno parte degli isolanti espansi.
Isolanti sfusi VS espansi
La tabella a seguire riporta i materiali isolanti più usati per l’insufflaggio, divisi per categoria (sfusi o espansi).
SFUSI | ESPANSI |
---|---|
perle di silicio | poliuretano |
cellulosa | poliestere |
perlite | resine ureiche |
sughero granulare | |
lana di vetro | |
fiocchi di lana | |
vermiculite | |
polistirolo |
Come vedi, le possibilità sono molteplici, e un domanda sorge spontanea:
Qual è il materiale migliore per l’insufflaggio?
Non esiste un materiale migliore (in assoluto).
La scelta dell’isolante, e la definizione dello spessore, dipendono da calcoli che tengono conto delle proprietà termiche dei materiali, esaminati da un tecnico, della zona climatica dell’immobile e della struttura del solaio.
3 Vantaggi dell’isolamento del sottotetto con insufflaggio
Vediamo ora quali sono i tre vantaggi di questa tecnica di coibentazione del sottotetto.
#1 Rapido e poco invasivo
È la tecnica di isolamento del sottotetto più rapida e semplice che esista.
Come hai visto, l’intervento richiede una sola giornata di lavoro, anche se gestita da due o al massimo tre operatori, e può essere realizzato in qualsiasi periodo dell’anno, senza vincoli stagionali.
#2 Costo accessibile
Rispetto ad altri sistemi di isolamento dell’involucro, come ad esempio il cappotto termico esterno, il prezzo dell’investimento è abbastanza contenuto: nel capitolo dedicato vedrai di quali prezzi parliamo.
Tra tutti gli interventi di coibentazione, probabilmente è quello col miglior rapporto costi-benefici.
#3 Versatile
L’insufflaggio si può realizzare in qualsiasi tipologia di sottotetto, calpestabile o meno, a prescindere dalla tecnica costruttiva utilizzata per realizzare la struttura.
Quanto tempo richiede l’isolamento con insufflaggio? ⏱️
L’isolamento termico del sottotetto tramite insufflaggio richiede una giornata di lavoro: i tempi dipendono soprattutto dall’organizzazione della ditta, quindi ti consiglio di rivolgerti a specialisti dell’isolamento termico (niente tuttofare).
Quanti gradi si recuperano con l’insufflaggio? 🥶
Un buon insufflaggio, a livello indicativo, consente un guadagno termico che può variare da 1° fino a 4° C: sia in inverno che in estate.
Ciò significa che in inverno le temperature interne saranno leggermente più elevate, rispetto a prima dell’isolamento, mentre in estate saranno più basse.


Guadagno termico: da cosa dipende?
Il guadagno termico dipende da vari fattori, legati soprattutto alle caratteristiche dell’ambiente e dei materiali coinvolti, ma i principali aspetti che lo influenzano sono questi:
- tipo di isolante
- spessore dell’isolante
- zona climatica
- caratteristiche costruttive dell’edificio
Una volta realizzato l’isolamento, è necessario un po’ di buon senso. 🧠
Mi spiego: è inutile investire nella coibentazione del sottotetto, se poi, durante l’estate, tieni aperte le finestre per ore: i benefici dell’intervento verranno vanificati.
Quante classi energetiche si prendono con l’insufflaggio?
La coibentazione del sottotetto tramite insufflaggio, o con qualsiasi altra tecnica, non corrisponde necessariamente a un miglioramento della classe energetica.
L’intervento riduce le dispersioni e migliora l’efficienza energetica, su questo non c’è dubbio, ma se il resto dell’edificio è obsoleto e poco efficiente, potrebbe non bastare per migliorare la classe energetica complessiva.


In definitiva, è necessario considerare la casa nel suo insieme 🏚️
Nessuno può garantirti, a prescindere, un miglioramento della classe energetica, senza conoscere lo stato dell’edificio (struttura, altri isolamenti…etc.): i parametri da considerare sono diversi.
Migliore classe Energetica? Non sempre
Quanti anni dura l’insufflaggio?
Se l’isolante è applicato correttamente e non ci sono infiltrazioni nel tetto o danni strutturali, l’insufflaggio durerà per decenni.
I materiali, col tempo, tendono a perdere una parte delle loro prestazioni, a causa di lievi assestamenti dell’isolante, per le escursioni termine del sottotetto o per l’umidità nell’aria, ma è un processo inevitabile: non esiste un isolante “eterno” e inattaccabile. 🤷🏻♂️
Tutti gli isolanti si deteriorano
Insufflaggio sottotetto: quanto costa? 💰
L’insufflaggio del sottotetto ha un costo indicativo di 40-45 €/mq. (Iva esclusa).
Ipotizzando di voler isolare un sottotetto di 100 mq. la spesa totale sarà di circa 4.000-4.500 euro, Iva esclusa.
Il costo dipende soprattutto dal materiale isolante scelto e dallo spessore da applicare. Tutto sommato, si tratta di un investimento abbastanza accessibile, anche in virtù del fatto che la coibentazione del sottotetto beneficia di un’agevolazione fiscale. 👇
Insufflaggio e detrazioni fiscali
L’insufflaggio del sottotetto è un intervento di efficientamento energetico detraibile con l’Ecobonus.
La percentuale di detrazione fiscale, per le prime case, è pari al 50%, mentre per le altre è prevista un’aliquota ridotta del 36%: in entrambi i casi, l’importo detratto verrà recuperato nelle dieci successive dichiarazioni dei redditi.
Non si tratta di un rimborso immediato, ma di uno sconto sulle imposte (IRPEF) da versare all’Erario.
Non è un rimborso immediato!
Coibentazione per insufflaggio: servono permessi? 📑
L’isolamento del sottotetto è classificato come intervento di manutenzione straordinaria.
A livello pratico, per eseguire i lavori è richiesto un titolo abilitativo, nello specifico una Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata), perché stai modificando la stratigrafia del solaio.
In realtà, spesso non viene presentata alcuna pratica, per il semplice motivo che gli uffici tecnici di molti Comuni non la richiedono.
Cila? Non sempre
Se hai dei dubbi, ti consiglio di chiedere informazioni al tecnico che progetterà l’isolamento termico e/o al consulente della ditta che eseguirà l’insufflaggio del sottotetto.
Insufflaggio sottotetto: chi contattare?
Se stai pensando di realizzare un isolamento del sottotetto, ma non sai chi contattare, scrivimi a questo indirizzo email:
info@vogliadiristrutturare.it
Collaboro con un’azienda italiana specializzata in insufflaggi dei sottotetti, attiva in tutta Italia, che potrebbe aiutarti a realizzare l’isolamento termico che cerchi.
Gestiscono progettazione, burocrazia e messa in opera del materiale isolante: è un servizio chiavi in mano.
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A presto!
Lorenzo