Come funziona il bonus mobili? Super Guida 2025

Come funziona il bonus mobili? Super Guida 2025
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Come funziona il bonus mobili?

Quali sono le regole da seguire per ottenerlo ed evitare problemi in caso di controlli?

In questa guida risponderò a queste e molte altre domande.

Se stai pensando di ristrutturare casa e vuoi usufruire di questa agevolazione, leggi con attenzione l’articolo.

Iniziamo!

Che cos’è il bonus mobili?

Il bonus mobili è un’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di alcuni mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di un intervento di ristrutturazione.

Chi ha diritto al bonus mobili?

Questo bonus spetta solo ai contribuenti che utilizzano il bonus ristrutturazione (o bonus casa), previsto per interventi di recupero del patrimonio edilizio, su singole unità o parti comuni di un edificio.

Scadenza del bonus

È possibile detrarre le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, data che corrisponde alla scadenza dell’agevolazione: non sono previsti rinnovi per il 2026.

Massimale di spesa 2025

Il limite massimo di spesa su cui è possibile applicare la detrazione del 50% è pari a 5.000 euro (Iva compresa) per singola unità immobiliare.

Ciò significa che l’importo massimo detraibile, per il 2025, è 2.500 euro (Iva compresa).

Come funziona il bonus mobili?

La detrazione fiscale, applicata all’Irpef delle persone fisiche, è suddivisa in 10 quote annuali di pari importo, che potrai recuperare nelle dichiarazioni dei redditi dei dieci anni successivi (proprio come il bonus ristrutturazione).

Esempio pratico

Spesa acquisto mobili € 2.000
Detrazione (50%) € 1.000
Detrazione annuale € 100

In pratica, non si tratta di un rimborso immediato, ma di uno sconto annuale, diviso in 10 anni, applicato alle imposte da versare al fisco.

NON è un rimborso immediato!

5 Regole e requisiti del bonus mobili

Per beneficiare di questo incentivo, dovrai rispettare 5 regole fondamentali, che scoprirai nel dettaglio in questo capitolo.

Prima regola: l’inizio dei lavori 🗓️

La data di inizio lavori dev’essere precedente a quella in cui si acquistano i mobili e/o gli elettrodomestici (facciamo un esempio).

Se inizi i lavori il 15 febbraio, dovrai acquistare i beni a partire dal 16 febbraio.

Inoltre, l’intervento dev’essere iniziato a partire dal 1 gennaio 2024 (si, hai letto bene, 2024).

Le spese per la ristrutturazione (materiali, opere edili…etc.) possono essere pagate anche dopo l’acquisto dei mobili.

Come provare la data di inizio lavori?

La data di inizio lavori può essere comprovata in tre modi:

  • col titolo abilitativo (Cila o Scia)
  • con la comunicazione all’ASL
  • con una dichiarazione sostitutiva

Se il titolo abilitativo e la notifica preliminare all’ASL non sono richiesti dal tipo di intervento, rimane solo la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

In questo documento, un’autocertificazione, dichiari che l’intervento eseguito rientra tra quelli ammissibili alle agevolazioni, sebbene non richieda alcun titolo abilitativo.

Se hai bisogno di un fac-simile della dichiaraizone, scarica questo PDF.

Seconda regola: tipologie di interventi 🧱

Per usufruire del bonus su case ed appartamenti, è necessario realizzare almeno un intervento di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia.

Nel caso di lavori su parti comuni di un edificio, a queste tre categorie si aggiunge la manutenzione ordinaria (es. la tinteggiatura del vano scale).

Nel caso dei condomini, tuttavia, i mobili devono essere destinati all’uso comune, e non dei singoli appartamenti.

Terza regola: il bonus ristrutturazione 💰

Il beneficiario del bonus mobili deve utilizzare anche il bonus ristrutturazione (o bonus casa).

Se le spese per ristrutturare sono state pagate solo da un coniuge, e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus mobili non spetta a nessuno dei due.

Ecobonus

Fa’ attenzione, perché un intervento agevolato solo con l’Ecobonus non consente di ottenere il bonus mobili.

Sisma bonus e Superbonus

L’Agenzia delle Entrate, nella circolare 30/2020, ha precisato che il bonus spetta anche ai contribuenti che utilizzano il Sisma bonus e il Superbonus.

Quarta regola: metodi di pagamento 💳

Per usufruire del bonus, è necessario acquistare i mobili e gli elettrodomestici con uno di questi tre metodi di pagamento:

  • bonifico bancario o postale (anche ordinario)
  • carta di credito o debito (bancomat)
  • finanziamento

Nel caso del finanziamento, la società che eroga il prestito dovrà pagare con uno dei primi due metodi dell’elenco.

A prescindere dalla modalità che sceglierai, ricordati di conservare le ricevute dei pagamenti, quindi la ricevuta del bonifico o quella di avvenuta transazione (per i pagamenti con carte).

Non sono ammessi pagamenti con assegni, contati o altri metodi.

Quinte regola: mobili ed elettrodomestici 🛏️

L’agevolazione spetta solo per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con determinate classi di efficienza energetica: li vedremo, in dettaglio, nel capitolo dedicato.

Tutti i beni devono essere nuovi di fabbrica, ed è possibile detrarre anche i mobili artigianali (nuovi).

L’aspetto interessante è che i beni possono essere destinati anche a un ambiente diverso da quello oggetto di ristrutturazione.

Esempio:

Puoi ristrutturare il bagno utilizzando il bonus per l’acquisto dei mobili della camera da letto.

Nell’elenco delle spese detraibili rientrano anche i costi del trasporto e del montaggio dei beni, a patto che siano pagati con le modalità già viste.

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Beneficiari del bonus mobili

I beneficiari del bonus sono i contribuenti titolari di diritti reali e personali sugli immobili oggetto di interventi di ristrutturazione: sono le stesse categorie già viste nella mia guida sul Bonus casa.

Beneficiari 🙋
proprietari
nudi proprietari
titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
locatari o comodatari*
soci di cooperative divise e indivise
imprenditori individuali (per immobili non compresi tra beni strumentali o merce)

*I contratti di locazione vanno registrati prima dell’inizio dei lavori.

Quali lavori rientrano nel bonus mobili?

Nel caso delle singole unità, come appartamenti, unifamiliari e porzioni, gli interventi che permettono di accedere a bonus mobili sono tre.

  • manutenzione straordinaria
  • ristrutturazione edilizia
  • restauro e risanamento conservativo

Sulle singole unità immobiliari, vengono esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria: ad esempio, tinteggiature interne, sostituzione di pavimenti e rifacimento di intonaci.

Opere nei condomini

Le cose cambiano nei condomini. 🏢

Se l’intervento riguarda delle parti comuni di un edificio residenziale, oltre alle tre categorie appena viste (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo) è possibile detrarre anche le opere di manutenzione ordinaria.

I bonus mobili, nei condomini, consente di acquistare dei beni destinati esclusivamente all’uso comune, come ad esempio dei tavoli e delle sedie per la sala riunioni.

Esempi di lavori che rientrano nel bonus mobili

A seguire trovi un elenco, non esaustivo, di alcuni lavori che permettono di accedere alla detrazione fiscale sulle singole unità abitative.

Singole unità 🏡
rifacimento del bagno
parete interna: nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte interna
impianto elettrico: sostituzione o integrazione per messa a norma
rifacimento di scale e rampe
tetto: sostituzione dell’intera copertura
costruzione di un nuovo bagno
eliminazione barriere architettoniche

Nel caso dei condomini, vanno aggiunte le opere di manutenzione ordinaria.

Parti comuni 🏬
tinteggiatura interna
tinteggiatura esterna
pavimenti interni: riparazioni senza innovazioni
locale caldaia: riparazioni murarie conservando le suddivisioni interne preesistenti
grondaie: riparazione o sostituzione senza modifiche alla situazione preesistente

Bonus mobili e caldaia

A partire dal 1 gennaio 2025, non è più possibile agganciare il bonus mobili alla sostituzione della caldaia (nemmeno su singole unità).

L’installazione di caldaie a combustibili fossili non è più un intervento agevolato da bonus ristrutturazione, anche nel caso di modelli a condensazione.

Senza bonus ristrutturazione, di conseguenza, non potrai accedere al bonus mobili.

Sono agevolate solo le caldaie ibride, composte da una pompa di calore e una caldaia a condensazione, controllate da una centralina unica.

Bonus mobili: elenco beni

Quali sono i mobili e gli elettrodomestici ammessi alla detrazione? 🤔

A seguire trovi un elenco abbastanza esaustivo: partiamo dai mobili.

Elenco Mobili 🪑
letti, materassi e comodini
armadi e cassettiere
librerie
scrivanie, tavoli e sedie
divani e poltrone
credenze
apparecchi di illuminazione

Sono esclusi gli acquisti di porte, pavimenti, tende ed altri complementi di arredo.

Anche la lista degli elettrodomestici detraibili è piuttosto sostanziosa:

Elenco elettrodomestici 🔌
frigoriferi e congelatori
lavatrici
lavasciuga e asciugatrici
lavastoviglie
piani cottura
stufe elettriche
forni e microonde
radiatori elettrici
apparecchi per il condizionamento

Per alcuni elettrodomestici è richiesta una classe energetica minima: nello specifico:

  • “A” per forni
  • “E” per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie
  • “F” per frigoriferi e congelatori

Ricorda: a prescindere del bene, mobile o elettrodomestico, deve trattarsi di un oggetto nuovo di fabbrica: niente oggetti usati.

Come ottenere il bonus mobili?

Per ottenere il bonus mobili, è necessario indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche), oltre a seguire le 5 regole elencate nel capitolo dedicato.

Per la compilazione dei modelli, chiedi aiuto al tuo commercialista o a un CAF.

Capienza fiscale

Come tutte le detrazioni, potrai usufruirne se hai abbastanza capienza fiscale, quindi se hai abbastanza imposte da pagare (ricordiamo che il bonus del 50% viene scontato dall’IRPEF).

Bonus mobili: quali documenti conservare

Quali documenti devi conservare, per tutelarti da futuri, eventuali, controlli? 🤔

I documenti da custodire sono due: le ricevute di pagamento e le fatture di acquisto dei beni e/o gli scontrini.

  • ricevute di pagamento del bonifico
  • fatture di acquisto

Tra le ricevute di pagamento abbiamo le ricevute dei bonifici, quelle di avvenuta transazione e la documentazione di addebito sul conto corrente.

Nel caso delle fatture, è necessario che siano specificate la natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquistati (cito i servizi perché abbiamo visto che puoi detrarre anche le spese di trasporto e montaggio).

Lo scontrino

Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente più le informazioni sui beni, equivale alla fattura. 📑

Se non ha il codice fiscale, ma riporta le informazioni sui beni ed è riconducibile al contribuente titolare della carta, in base alla corrispondenza coi dati di pagamento, è comunque possibile usufruire della detrazione.

Nel caso degli scontrini, considerato che col passare del tempo tendono a sbiadire, ti consiglio di fare una copia per conservarli meglio.

Bonus mobili: la comunicazione ENEA

L’acquisto di alcuni elettrodomestici richiede la comunicazione per via telematica all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

La comunicazione è necessaria nei casi di forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici e asciugatrici.

Le informazioni sono disponibili sul sito ENEA, alla pagina dedicata “Bonus Casa” (chiedi informazioni al rivenditore o al commercialista).

Mancata comunicazione

La stessa Agenzia delle Entrate, nella risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019, ha chiarito che la mancata o tardiva trasmissione all’ENEA non implica la perdita del diritto alle detrazioni.

Bonus mobili: CILA o SCIA?

Mi viene chiesto spesso se, per usufruire del bonus mobili, sia necessaria una Cila o una Scia.

La risposta è semplice: puoi accedere all’agevolazione se ne hai diritto, e se l’intervento rientra tra quelli detraibili: a prescindere dalla necessità di una Cila o una Scia.

I bonus edilizi (tutti) e i titoli abilitativi viaggiano su binari paralleli. 🚊

Esempio:

La tinteggiatura di un vano scale in condominio, è un intervento che beneficia del bonus mobili, ma non richiede un titolo abilitativo.

Bonus elettrodomestici green

La legge di bilancio del 2025 ha introdotto un altro, nuovo bonus: il bonus elettrodomestici (diverso dal bonus mobili).

In questo caso si tratta di un contributo economico destinato all’acquisto di un solo elettrodomestico, ad elevata efficienza energetica, non inferiore alla classe B, da accompagnare allo smaltimento dell’apparecchio sostituto.

L’importo massimo del contributo sarà di 100 euro, che salirà a 200 euro nel caso in cui l’ISEE del nucleo familiare dell’acquirente sia inferiore a 25.000 euro.

Nel momento in cui scrivo, manca ancora un decreto attuativo con le regole per accedere al contributo. 🤷🏻‍♂️

Come procedere?

Mi auguro che la guida sia stata utile: se hai domande, scrivi un commento. 👇

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A presto!
Lorenzo

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Lorenzo Ciancio

Autore del post e fondatore di Voglia di Ristrutturare Leggi i miei articoli