Controsoffitto in cartongesso: come usarlo per ristrutturare e arredare casa

Controsoffitto in cartongesso: come usarlo per ristrutturare e arredare casa
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In questa guida ti parlerò del controsoffitto in cartongesso, una valida soluzione per arredare e ristrutturare casa.

L’articolo contiene:

  • gli ambienti adatti all’abbassamento
  • pro e contro del controsoffitto in cartongesso
  • risposte a domande frequenti

Arrivato/a al termine del post saprai come e dove usarlo, e quali regole rispettare (permessi, altezze minime…).

Iniziamo!

Che cos’è il controsoffitto in cartongesso?

Il controsoffitto in cartongesso è un’opera edile fatta di lastre di cartongesso – posizionate in senso orizzontale – fissate a una struttura metallica, a sua volta ancorata al solaio o alle pareti laterali.

Come suggerisce il nome, l’intervento comporta una riduzione dell’altezza interna della stanza:

Tipologie di controsoffitti

Una prima classificazione dei controsoffitti riguarda il tipo di struttura, ovvero:

  • in aderenza
  • sospeso
  • autoportante

Qual è la differenza?

Nei controsoffitti in aderenza, la struttura in metallo è direttamente attaccata al solaio; in quelli sospesi la struttura è collegata al soffitto tramite elementi di sospensione (pendini in acciaio).

Il controsoffitto autoportante ha la struttura fissata alle sole pareti laterali.

Dove mettere un controsoffitto in cartongesso?

Puoi creare un controsoffitto in qualsiasi ambiente della casa.

In particolare:

  • ingresso
  • soggiorno e cucina
  • camere da letto
  • bagno e lavanderia
  • corridoio
  • mansarda
  • garage

Il tipo di lastra da usare cambia in base ad ambiente e funzione dell’abbassamento.

Per bagni e cucine – ad esempio – sono consigliate le idrolastre, così chiamate perché sottoposte a uno speciale procedimento che limita l’assorbimento di umidità, ma tali prodotti rappresentano solo una delle tante possibilità in commercio.

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5 Vantaggi del controsoffitto in cartongesso

Prima di illustrare i pregi dei controsoffitti, ti voglio ricordare che parliamo di strutture realizzate con cartongesso, uno dei materiali da costruzione più amati e usati.

Il processo di produzione delle lastre è monitorato, deve rispettare dei protocolli ambientali e ottenere delle certificazioni.

Inoltre, tutte le lastre devono contenere una percentuale minima di materiale riciclato, e rispettare dei limiti di emissione.

Detto questo, secondo me hai almeno 5 motivi per utilizzare dei controsoffitti nella tua abitazione.

#1 Arreda

La facilità di lavorazione del cartongesso permette di realizzare controsoffitti di qualsiasi forma e design:

oltre a integrare l’illuminazione, il controsoffitto crea – o riduce – un volume, definisce interni e spazi e si accosta a ogni tipo di materiale (legno, acciaio…).

Un esempio?

In cucina può delimitare e illuminare la zona di lavoro, o l’eventuale isola/penisola:

La libertà progettuale è pressoché totale.

#2 Nasconde gli impianti

Lo spazio della controsoffittatura può ospitare sia impianti che elementi di arredo, tra cui:

  • impianto elettrico, idraulico e di riscaldamento
  • VMC (ventilazione meccanica controllata)
  • condizionamento
  • corpi illuminanti (faretti a LED, strip…)
  • cappa di aspirazione cucina

Per eseguire controlli e manutenzione si usano delle botole di ispezione, specifiche per cartongesso, dal look pulito e minimale (filomuro):

botola di ispezione per controsoffitto

Tali aperture sono disponibili anche in versione antincendio.

#3 Addio imperfezioni

Oltre a nascondere gli impianti, il controsoffitto ha anche il merito di coprire eventuali imperfezioni del solaio e vecchie decorazioni da soffitto, presenti soprattutto in case pre-anni ’80.

Guarda questi esempi, perché possono tornare utili:

Niente male!?

#4 Prodotti specifici

Altro punto a favore (del cartongesso, che influisce sul controsoffitto) è la possibilità di usare specifiche lastre, in base a funzione e destinazione dell’abbassamento.

Lastre disponibili:

  • standard
  • idrolastre (idrorepellenti)
  • ignifughe
  • isolamento termico
  • isolamento acustico
  • alta resistenza (urti, carichi…)
  • speciali (molteplici proprietà)

Il nucleo dei prodotti è composto da gesso (sempre!) combinato con altri materiali, che cambiano a seconda delle proprietà da acquisire.

Le lastre ignifughe – ad esempio – sono composte da gesso, fibre minerali e/o altri additivi, al fine di aumentare la resistenza al fuoco.

#5 Rimovibile

Come tutte le opere in cartongesso, anche i controsoffitti sono rimovibili in poco tempo.

Più che un vantaggio è una caratteristica del materiale, ma è bene sapere che in caso di necessità puoi demolire l’abbassamento.

Lo svantaggio dei controsoffitti in cartongesso

Il punto a sfavore delle controsoffittature è che i lavori vanno affidati a specialisti (i cartongessisti), e trovarli non è sempre semplice.

Molti artigiani tuttofare si sono tuffati in questo business, tuttavia senza un’adeguata formazione su montaggio e rifinitura delle lastre, e i risultati possono essere patetici…o pericolosi (mai sentito parlare di crolli dei controsoffitti?).

Senza dubbio serve un’attenta selezione dei professionisti, ma come trovare un cartongessista con la “C” maiuscola?

Primo consiglio: prediligi gli artigiani/ditte che si occupano esclusivamente di lavori in cartongesso.

Secondo consiglio: leggi il mio articolo su come trovare imprese edili e artigiani.

Normativa dei controsoffitti in cartongesso

Per realizzare una controsoffittatura in cartongesso devi richiedere una CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata), poiché abbassi la quota interna della stanza/e.

Se costruisci un controsoffitto praticabile, allora è necessaria una SCIA (segnalazione certificata di inizio attività), perché si tratta – a tutti effetti – di un nuovo solaio.

L’altezza minima delle stanze non dev’essere inferiore a 2,70 metri, ma controlla il Regolamento Edilizio del tuo Comune – o contatta un tecnico – perché esistono deroghe, in base ad ambiente della casa (come i locali di servizio, tipo i corridoi) e/o comune d’Italia.

I ribassamenti localizzati, che non interessano l’intera superficie della stanza, non richiedono permessi e possono essere inferiori a 2,70 metri.

Alcuni esempi: la veletta in cartongesso che copre una tubatura o il ribassamento della cappa di aspirazione.

Per concludere

Ora conosci le possibilità offerte dai controsoffitti in cartongesso.

Se hai domande scrivi un commento, e se la guida è stata utile condividila tramite i social.

Dai un’occhiata al canale YouTube di Voglia di Ristrutturare: troverai moltissimi video su come arredare e ristrutturare casa.

A presto!
Lorenzo

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Lorenzo Ciancio

Autore del post e fondatore di Voglia di Ristrutturare Leggi i miei articoli