Piatti doccia in resina: guida completa per inesperti (2024)

Piatti doccia in resina: guida completa per inesperti (2024)
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In questa guida ti parlerò dei piatti doccia in resina.

Cosa scoprirai?

  • come sono fatti
  • pregi e difetti
  • dimensioni e prezzi
  • MOLTO altro!

Se devi rifare il bagno – e vuoi conoscere i segreti di questo materiale – leggi con attenzione il mio articolo.

Iniziamo!

Come sono fatti i piatti doccia in resina

I piatti doccia in resina sono composti da una miscela di resine – acriliche o poliestere – e minerali naturali, con l’aggiunta di pigmenti per i piatti colorati.

Tutti i prodotti in resina appartengono alla categoria dei solid surface.

Solid surface

La famiglia dei solid surface raggruppa prodotti con nomi diversi, ma di simili composizioni (miscela di resine e minerali) e caratteristiche tecniche.

Piatti in resina: nomi diversi, ma simili caratteristiche

Marchi registrati famosi:

  • Corian®
  • Mineralmarmo®
  • Tecnogel®
  • Tecnoril®
  • Krion®

Tutto chiaro?

6 Vantaggi dei piatti doccia in resina

Questi modelli hanno parecchi punti a favore (c’è un motivo se sono i più richiesti ).

In questo paragrafo vedrai quali sono i pregi, mentre nel prossimo parlerò degli “svantaggi”.

#1 Look moderno

Il primo vantaggio – responsabile del successo dei prodotti – è il look moderno e accattivante.

La maggior parte delle persone li acquista per l’aspetto estetico (sono “belli da vedere”), per gli spessori ridotti e perché la classica ceramica, bianca e lucida, non ha nulla di particolare.

I modelli in resina sono perfetti per i bagni moderni, e soddisfano pressoché qualsiasi esigenza di un committente.

#2 Sartoriale

Il secondo vantaggio è la sartorialità: i modelli offrono un ottimo livello di personalizzazione.

Cosa puoi scegliere?

  • dimensioni e spessore
  • forma
  • con o senza bordo perimetrale
  • colori
  • texture (es. pietra, cemento e legno)
  • finitura (liscia o ruvida)
  • piletta (tipo e colore)

Quasi tutti i modelli sono idonei alla posa a filo pavimento – in alternativa a quella a incasso o appoggio – e alcune aziende hanno un servizio “ad personam” per piatti su misura e/o con toni RAL fuori catalogo.

Per misure e spessori guarda il paragrafo dedicato

I colori più richiesti sono bianco, beige, grigio e marrone chiaro o scuro.

#3 Tagliabile

Il terzo grande pregio è che il piatto doccia in resina si può tagliare, a differenza del principale materiale antagonista, la ceramica.

Questo torna utile nei casi di pareti diagonali o (molto) fuori squadro o nei bagni con sporgenze o altre irregolarità sugli angoli:

Di solito il taglio avviene in cantiere, poco prima della posa, tramite a una molla a disco o una sega diamantata.

#4 Comfort

La sensazione al tatto del piatto in resina è piacevole, il materiale è caldo ed accogliente, sembra quasi di stare su un piano soffice.

I modelli in commercio sono disponibili con finitura liscia o leggermente ruvida: in entrambi la sensazione al contatto coi piedi è piacevole e delicata.

Da questo punto di vista non c’è paragone coi freddi prodotti in ceramica.

#5 Igienico e antiscivolo

Un caratteristica tecnica dei prodotti solid surface è la struttura non porosa, che impedisce allo sporco e alle macchie di penetrare nel materiale.

I piatti in resina sono igienici e antibatterici

Le cosiddette resine vengono usate anche per altri elementi, come lavabi e vasche da bagno, nelle cucine e in ambito sanitario.

Prima dell’acquisto, controlla (sempre!) che il piatto abbia il rivestimento di superficie in Gelcoat.

Questo trattamento protegge il prodotto da agenti chimici, radiazioni UV, idrolisi, graffi e impatti; rende il piatto antiscivolo e assegna la texture scelta.

#6 Riparabile

Altra peculiarità dei piatti in resina è la possibilità di riparare la superficie danneggiata da scalfitture, graffi o micro crepe.

Grazie all’impasto a tutta massa, il prodotto ha lo stesso colore anche sotto la superficie: i piccoli danni – causati da cadute di oggetti o altro – si possono rimuovere.

I kit di riparazione contengono gelcoat e un catalizzatore, vengono messi a disposizione dal produttore e/o dal rivenditore.

Lo “svantaggio” dei piatti doccia in resina

Questi prodotti non hanno svantaggi da segnalare.

Negli ultimi anni ho raccolto pochissime recensioni negative, quasi sempre riferite allo stesso aspetto: la comparsa di macchie.

Macchie e aloni – simili a perdite di colore – possono dipendere da vari fattori:

  • pulizia scorretta o insufficiente
  • calcare (evidente sui piatti scuri)
  • scarsa qualità del prodotto

Spesso il problema si concentra nella zona della piletta, dove si accumulano residui di shampoo o coloranti per capelli.

Rimuovi SEMPRE i residui di shampoo e coloranti!

Altre macchie si formano già in fase di cantiere, perché l’impresa non copre il piatto appena posato.

È fondamentale proteggere il prodotto con un cartone o un telo, come nel caso in questa ristrutturazione (durata video: 5 secondi)

In questo modo la superficie è al riparo da scarpe sporche, sassolini, macchie di calcinacci…etc.

Importante: se il prodotto non ha il film protettivo in Gelcoat, sarà più vulnerabile a macchie e sostanze aggressive.

Dimensioni dei piatti doccia in resina

La tabella a seguire riassume le dimensioni minime e massime dei piatti doccia in resina.

MIN MAX
LARGHEZZA 70 cm 100 cm
LUNGHEZZA 80 cm 200 cm

Alcune aziende specializzate realizzano anche piatti fuori misura, con lunghezze che superano i 200 centimetri (es. 220 cm.).

L’ampiezza di gamma permette di soddisfare qualsiasi esigenza progettuale.

Una caratteristica dei modelli solid surface sono gli spessori ridotti, in media di 3 centimetri di altezza.

Quanto costa un piatto doccia in resina?

Il costo del piatto doccia in resina dipende da dimensioni, qualità e brand del modello.

Il ventaglio di prezzi è MOLTO ampio

I prodotti economici hanno prezzi di partenza inferiori a € 100, riferiti a piccoli piatti di 70×90 centimetri, disponibili presso la grande distribuzione (es. brico) o negli e-commerce.

Il modelli più costosi arrivano a oltre € 700.

Pulizia del piatto doccia in resina

La pulizia dopo l’uso richiede un risciacquo – per rimuovere residui di shampoo o altro – e l’asciugatura con un panno morbido (non abrasivo).

Questa semplice procedura toglie anche i ristagni d’acqua ed evita la formazione di calcare, più evidente sui piatti scuri.

Per la pulizia approfondita vanno usati saponi neutri e spugne morbide (umide).

A pulizia conclusa, risciacqua e asciuga i residui d’acqua

Sul sito del produttore, in genere, trovi le istruzioni per la pulitura e la rimozione di macchie particolari (es. colorante capelli).

Posa dei piatti doccia in resina

La posa dei piatti può avvenire in 3 modi, a seconda delle tue esigenze e/o della situazione del cantiere.

  • da appoggio/a terra
  • a incasso
  • a filo pavimento

I primi due, più diffusi, hanno il classico scalino che agevola il deflusso dell’acqua; nel terzo caso il piano del piatto è allo stesso livello del pavimento (niente scalini).

Veniamo alla mia opinione su questi modelli.

La mia opinione sui piatti in resina

I piatti doccia in resina sono i più richiesti del mercato.

Grazie ai loro pregi hanno superato l’imbattibile ceramica, che paga la poca personalizzazione e l’aspetto “freddo”.

Da qualche anno, nei cantieri, vedo quasi esclusivamente prodotti in solid surface, che ti consiglio di valutare anche per il tuo bagno, soprattutto se vuoi un locale moderno/contemporaneo.

Data l’importanza dell’elemento, evita i prodotti troppo economici e verifica che il modello abbia lo strato di Gelcoat sulla superficie.

Per concludere

Mi auguro che la guida abbia chiarito i tuoi dubbi: se hai domande scrivi un commento.

Ti consiglio di dare un’occhiata all’anteprima del mio ebook, dedicato al rifacimento e all’arredo del bagno.

Puoi leggerla gratuitamente cliccando sul banner qui sotto.

A presto!
Lorenzo

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Lorenzo Ciancio

Autore del post e fondatore di Voglia di Ristrutturare Leggi i miei articoli