Rifare il pavimento su quello vecchio: è possibile? (Video)

Rifare il pavimento su quello vecchio: è possibile? (Video)
4.7/5 - (8 voti)

Cambiare pavimento senza demolire quello esistente è possibile…a volte.

In questo articolo scoprirai:

  • quando puoi farlo
  • quali pavimenti usare
  • cosa fare con porte e portefinestre

Se devi ristrutturare casa – o fare un semplice restyling – leggi con attenzione la guida.

Iniziamo!

Pavimento sopra pavimento: 3 requisiti della superficie di appoggio

Innanzitutto vediamo quali sono i 3 requisiti fondamentali di un piano di posa idoneo alla sovrapposizione.

La superficie che ospiterà il nuovo pavimento dev’essere solida, compatta e planare: a prescindere dal materiale del nuovo pavimento.

Solida, compatta e planare

Come prima cosa, controlla le condizioni dell’attuale pavimentazione.

Il tuo pavimento NON deve mostrare:

  • lesioni
  • avvallamenti
  • distacchi (mattonelle, lastre o pannelli)
  • mattonelle o lastre che suonano “a vuoto”

La presenza dei fattori in elenco (anche uno solo) può compromettere in modo serio la qualità della posa successiva.

Se la superficie di appoggio è irregolare, non sei costretto a rinunciare alla sovrapposizione: in certi casi puoi correggere le difformità del supporto, grazie ad opere poco invasive.

Tra poco vedrai degli esempi. 😉

Quali pavimenti si possono sovrapporre?

I pavimenti sovrapponibili – previa verifica della superficie di appoggio – sono quelli in ceramica (es. grès), parquet, spc, laminato, pvc/lvt, pietre (es. marmo), resine e microcemento.

La tipologia di posa varia in base al materiale e/o alle specifiche del progetto.

Come posare un pavimento su uno preesistente?

Per sovrapporre un pavimento ad uno esistente puoi usare due tipologie di posa: flottante o incollata.

Qual è la differenza? 🤔

Flottante

Nel caso della posa flottante, i componenti vengono solo appoggiati al piano, senza uso di colle o chiodi: gli elementi sono legati grazie a un incastro maschio-femmina.

Pavimenti flottanti:

*I parquet si possono anche attaccare al sottofondo: dipende dal prodotto e dalle condizioni del cantiere.

Incollata

La posa incollata prevede l’uso di colle: in tal caso gli elementi vengono attaccati – in modo stabile – al pavimento esistente.

Pavimenti incollati:

  • ceramici (es. grès)
  • parquet
  • marmo
  • resine e microcemento
  • pvc adesivi

I pvc adesivi sono pannelli flessibili – molto sottili – da attaccare alle mattonelle, e ideali per restyling rapidi.

Gli incollati si posano solo su pavimenti incollati

Non è possibile, ad esempio, posare un pavimento in grès su un pavimento flottante, e lo stesso discorso vale per marmo e parquet incollato.

Qual è la tipologia di posa migliore?

Entrambe le tipologie sono valide: l’impresa edile o il posatore valuterà quale utilizzare nel tuo caso.

Tabella “posa & tipologia”

FLOTTANTE INCOLLATA
laminato grès/ceramici
spc parquet
pvc pietre
parquet resine e microcemento

Superfici adatte o inadatte alla sovrapposizione

Solo alcune superfici sono idonee alla sovrapposizione.

Puoi sovrapporre su:

  • mattonelle (grès, monocotture…etc.)
  • marmo
  • parquet incollato

Ricorda che devono essere superfici solide, compatte e planari, o devono diventarlo dopo la correzione.

Altri materiali sono invece inadatti ad ospitare qualsiasi pavimento, per motivi di morbidezza o fragilità della loro struttura.

Il primo della lista è la moquette.

Sulla moquette non puoi sovrapporre nulla: va rimossa.

Flottante su flottante

Ti sconsiglio anche di sovrapporre un flottante su un altro flottante.

Corri il rischio di creare una sorta di “effetto materasso” che può danneggiare gli incastri, mentre hai bisogno di solidità (del sottofondo).

Altri casi

Rimane da valutare la posa dei flottanti su superfici in linoleum o in pvc adesivo.

In questi due casi puoi contattare un posatore esperto, che controllerà lo stato del supporto e il tipo di flottante da sovrapporre.

Pianifica la tua ristrutturazione: primi 2 video GRATUITI!

Rifare il pavimento sopra quello vecchio: 2 cose da esaminare

Come ho detto all’inizio, la prima cosa da esaminare è lo stato della superficie d’appoggio, che dev’essere solida, compatta e planare.

Ma quello è solo il primo controllo. 🤷🏻‍♂️

Ci sono altri 2 aspetti da considerare, che spesso i committenti ignorano e che vengono alla luce durante il sopralluogo col professionista (o peggio, durante i lavori).

#1 Tipo di intervento

Il primo aspetto riguarda le specifiche del lavoro.

La posa in sovrapposizione – se fattibile – è l’ideale nei casi di restyling o interventi piccoli-medi, che spesso escludono il rifacimento degli impianti e le modifiche alla planimetria.

Un esempio di restyling è la sovrapposizione di un flottante nelle camere da letto, o nella zona giorno.

📌 Ristrutturare un immobile è un’altra cosa.

La vera ristrutturazione è un lavoro invasivo, che include sempre la rimozione di pavimenti, massetti e impianti.

La demolizione arriva allo scheletro della struttura

Si rompe tutto sia per eliminare gli elementi obsoleti, sia per eseguire le modifiche (frequenti) alla distribuzione degli ambienti, che richiedono la demolizione di una o più tramezze.

Se ti sei messo in testa di ristrutturare senza rompere i pavimenti, l’impresa o il tecnico dovranno valutare se la cosa è fattibile.

Ti avviso: è molto difficile

Cosa bisogna esaminare? 🤔

  • dettagli del progetto
  • condizioni del cantiere
  • condizioni del piano di posa
  • caratteristiche del nuovo pavimento

Senza dubbio l’operazione presenta dei problemi (risolvibili, a volte, solo con la demolizione) ma si può valutare.

#2 Porte e portefinestre

Il secondo aspetto da esaminare riguarda l’eventuale taglio – o modifica – di porte e portefinestre.

A volte, la posa in sovrapposizione richiede la correzione dei serramenti anche quando il nuovo pavimento è alto pochi millimetri, come nel caso degli Spc.

Te lo dimostro nel video a seguire, dove trovi tutte le considerazioni da fare in merito a porte e porte finestre.

Ascolta bene! 🙂

Nell’esempio del video parlavo di un Spc, uno dei prodotti più sottili del mercato (4-6 mm., materassino incluso).

Va da sé che quelle riflessioni valgono – a maggior ragione – per pavimenti più spessi, come grès, parquet, laminati…etc.

Come livellare una superficie di appoggio “irregolare”

Come ho scritto all’inizio del post, in certi casi puoi correggere una superficie di appoggio irregolare, senza bisogno di opere invasive.

Il tipo di correzione – a livello pratico – dipende dalle condizioni della superficie, ma l’obiettivo finale è sempre uguale: ottenere una piano solido, compatto e planare.

Grès e marmo, ad esempio, richiedono una superficie pressoché perfetta.

Non sono tollerate sconnessioni, mattonelle staccate, rotte o friabili, né parti di pavimento che suonano a vuoto.

Le mattonelle staccate vanno eliminate

Le eventuali mattonelle o lastre staccate vanno eliminate, e i buchi riempiti con prodotti idonei (di solito un autolivellante).

E i flottanti? 🤔

I pannelli e le doghe flottanti possono tollerare qualche irregolarità, perché sono più elastici, ma parliamo sempre di minime imperfezioni.

I materassini correggono poco. 😕

Un buon materassino può compensare mezzo millimetro, al massimo 1 millimetro tra un pannello e l’altro.

Gli avvallamenti e le regolarità evidenti, invece, non vengono compensati, quindi il piano di posa va corretto.

I materassini non fanno miracoli!

Se vuoi una conferma, leggi la scheda di montaggio di un flottante (nella parte relativa alle condizioni del piano di posa).

Sostituire il pavimento senza rifare il massetto

Togliere la mattonelle senza rifare il massetto non è possibile nel 99% dei casi.

Innanzitutto, perché il martello demolitore non è un attrezzo delicato e preciso (come un bisturi).

Il martello rompe le mattonelle ma anche il massetto, o quantomeno danneggia anche il massetto, spesso in modo irreparabile.

Senza contare che tante vecchie case hanno massetti poco compatti, friabili, sottili…che si sgretolano con facilità appena si inizia a rompere.

Puoi fare una seconda sovrapposizione?

Mi hanno chiesto se è possibile aggiungere un terzo pavimento a due pavimenti già sovrapposti, così da evitare demolizioni.

Qualcuno lo fa, ma te lo sconsiglio. 👎

Se il lavoro riguarda una sola stanza (es. soggiorno) potrebbe anche starci – ma lo sconsiglio comunque – ma se il lavoro è più esteso è meglio demolire.

La spesa sale e non ha “senso” continuare ad aggiungere strati di pavimento…e peso sul solaio.

Qual è il miglior pavimento da sovrapporre?

Non esiste un pavimento superiore ad altri, quando si parla di sovrapposizione: tutti i materiali sono validi. La scelta del prodotto giusto dipende dalle tue esigenze e dalle specifiche dell’intervento edile.

Normativa dei pavimenti sovrapposti

La posa in sovrapposizione (flottante o incollata) e senza demolizioni è un intervento di manutenzione ordinaria: non richiede autorizzazioni presso il Comune.

Se invece demolisci il massetto e sostituisci gli impianti, rientri nella manutenzione straordinaria che prevede un titolo abilitativo.

Rifare il pavimento sopra quello vecchio: ogni cantiere è unico

La buona notizia è che la posa in sovrapposizione è spesso possibile.

Tuttavia, ogni cantiere è unico

Proprio così. ☝️

Impresa, posatore o tecnico valuteranno il tuo progetto, le condizioni del cantiere – piano di posa in primis – e peculiarità del nuovo pavimento.

Meno costi? Non sempre!

Ricorda che la sovrapposizione non è sempre la soluzione meno costosa e/o più rapida: dipende dal progetto.

Facciamo un esempio “tipico”.

Rivestire i pavimenti delle sole camere da letto è semplice e, in genere, costa meno della demolizione dei pavimenti con successiva posa del nuovo materiale.

Parlo ovviamente di situazioni ideali, dove il piano di posa si presenta bene o richiede una piccola correzione.

Le cose cambiano quando l’intervento è più ampio, o complesso.

Se il lavoro include una modifica agli impianti (il rifacimento degli stessi) o modifiche agli spazi della casa, il cantiere si complica.

In questi casi, il costo lavori aumenta…e secondo me non conviene tenere i vecchi pavimenti.

Tracce a pavimento

Se il cantiere lo permette, potresti fare le tracce a terra (per il passaggio di alcuni impianti) anziché demolire tutto il pavimento.

Per mia esperienza, se devi ristrutturare totalmente o in buona parte l’immobile, non conviene fare tracce a pavimento.

Le tracce a pavimento richiedono tempo!

Il pavimento va tagliato solo dove serve (con una scanalatrice), evitando di danneggiare le parti confinanti: non è semplice, bisogna fare molta attenzione.

Senza contare che in certe zone della casa passeranno molti tubi, come nei pressi del collettore/i degli impianti: mettersi a tagliare lì non ha senso (si demolisce e basta).

Devi ristrutturare casa?

Mi auguro che la guida sia stata utile. 🙂

Se devi ristrutturare casa, iscriviti a Ristrutturazione ZEN: il Primo e Unico corso che insegna a pianificare le opere edili.

Grazie a Ristrutturazione ZEN:

  • Risparmi MOLTO tempo!
  • Non commetti Errori gravi e costosi
  • Trovi un’impresa Competente e Onesta

Per ricevere gratuitamente i primi 2 video, clicca su “Inizia Subito” (banner a seguire).

A presto!
Lorenzo

Pianifica la tua ristrutturazione: primi 2 video GRATUITI!

Lorenzo Ciancio

Autore del post e fondatore di Voglia di Ristrutturare Leggi i miei articoli